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Roma : Castelvecchi, 2016
Irruzioni
Résumé: Possiamo superare l'incertezza che grava su di noi e sul futuro? L'inquietudine che contraddistingue le nostre vite non è epistemologica, ma ontologica: a partire da questa constatazione Bauman traccia la grammatica del nostro tempo, caratterizzata da parole quali "probabilità", "instabilità", "turbolenza". Eppure, l'imprevedibile che permea la realtà in cui viviamo non è solo negativo: ciascuno di noi può scrivere il futuro secondo i propri desideri. Bauman attraversa le questioni più urgenti della contemporaneità: migrazione, diaspora, assimilazione, multicentrismo, estraneità, mixofilia e mixofobia. In un confronto serrato con la comunicazione tecnologica e la globalizzazione, il sociologo polacco dialoga con grandi figure dei secoli scorsi quali Laplace, Havel e Prigogine, convocandoci a fare la storia come insegnava Antonio Gramsci.
Eternità : il nostro prossimo miliardo di anni / Michael Hanlon ; traduzione di Alessandra De Rossi
Ed. speciale
Roma : Le scienze, copyr. 2011
La biblioteca delle scienze
Milano : Rizzoli, copyr. 1988
Résumé: Attraverso le cartoline di Jean Marc Côté la rappresentazione ingenua di come l'Ottocento vedeva il Duemila
La vasca di Archimede / Piero Angela
8. ed. 8. ed.
Milano : Garzanti, 1986
I Garzanti ; 647
Résumé: Il principio di Archimede, afferma Piero Angela, non si applica solo ai liquidi o ai gas, ma anche alle società umane. Continuamente certi "corpi" vengono immersi nella vita economica, politica, sociale, provocando una serie di "spinte" che la nostra cultura non sembra più essere in grado di prevedere e di controbilanciare.
Il giorno in cui tutto finisce / Mike Pearl ; traduzione di Andrea Libero Carbone
Milano : Il saggiatore, copyr. 2019
La cultura ; 1300
Résumé: Che cosa accadrà il giorno in cui un magnate tecnologico diventerà il padrone del mondo? E quello in cui verrà inaugurato il primo vero Jurassic Park? Che cosa succederà quando Internet si bloccherà ovunque? E dopo che l’ultimo pesce sarà morto nei nostri oceani? E quando gli antibiotici avranno smesso di fare effetto? Oppure quando una bomba atomica esploderà sulle nostre teste o riceveremo un segnale emesso da una forma di vita aliena intelligente? In Il giorno in cui tutto finisce Mike Pearl esplora quello che accadrebbe in venti possibili scenari meravigliosi o catastrofici e ci consegna un reportage dal futuro, assegnando tassi di probabilità e offrendoci un quadro molto documentato, incredibilmente realistico e assolutamente irridente di come sarebbe il mondo se i nostri sogni più sfrenati o i nostri incubi peggiori diventassero realtà. Si tratta di evoluzioni plausibili di fenomeni sociali, tecnologici o naturali già in atto, l’ultimo dei quali, il più spaventoso, è proprio il giorno in cui tutto finisce: il giorno dell’estinzione completa della nostra specie, o della fine della vita sulla Terra, o quello in cui il nostro pianeta verrà divorato dal Sole, o in cui l’universo giungerà alla morte termica. Grazie a Il giorno in cui tutto finisce possiamo finalmente soddisfare la nostra curiosità sugli eventi futuri che temiamo di più e comprendiamo di meno, e magari cominciare ad averne meno paura, in una sorta di terapia esistenziale da ansia escatologica, stranamente confortante. Alcuni degli scenari descritti non sono evitabili, altri sì; alcune delle cose previste non accadranno, altre sì. Ma il futuro è una serie di giorni di cui oggi è il primo. Quindi diamoci una mossa, smettiamo di essere terrorizzati e cominciamo a cambiare le cose.
[Roma]: Treccani, 2020
Visioni
Résumé: La situazione critica in cui si trova il pianeta è ormai chiara: i cambiamenti a cui stiamo assistendo a ogni livello (economico, sociale, ambientale) lasciano prefigurare un mondo diverso da come lo conosciamo. Facile quindi lasciarsi attrarre da immaginari distopici e catastrofisti. Ma deve per forza andare così? Dobbiamo davvero accontentarci di sopravvivere e lasciarci sopraffare da questo diluvio di cattive notizie? Servigne, Stevens e Chapelle dimostrano in questo libro che la consapevolezza del crollo della società termoindustriale non esclude la possibilità di proiettare lo sguardo oltre l'orizzonte cupo che ci attende, e indicano un cambiamento di rotta non solo credibile ma necessario.
Milano : Il saggiatore, copyr. 2010
La cultura ; 701
Résumé: Comunicheremo solo con il pensiero. Sostituiremo il nostro cervello con i chip di un computer. Abiteremo su altri pianeti e sconfiggeremo la morte grazie a corpi meccanici. Sposeremo finalmente robot fatti su misura. La nostra vita cambierà, tutto cambierà. Ma che cosa sarà a modificare davvero il nostro futuro? A questa domanda, lanciata da John Brockman nell'influente forum scientifico The Edge, rispondono le più autorevoli voci della scienza e della cultura contemporanee, da Chris Anderson a Richard Dawkins, da Lisa Randall a Nassim Nicholas Taleb, da J. Craig Venter a Ian McEwan. Sulla scia del visionario esprit poéiique del progetto Edge, Come cambierà tutto traccia una nuova via del futuro, in cui le interazioni tra scienza e cultura saranno le principali forze agenti.
Lavorare con il futuro : idee e strumenti per governare l'incertezza / Roberto Poli
Milano : Egea, 2019
Cultura e società
Résumé: Così come disponiamo di strumenti per studiare e ricostruire la storia, analogamente esistono strumenti scientificamente solidi per immaginare e studiare il futuro. Prevedere quello che succederà e anticipare il futuro oggi non è più materia da sfera di cristallo. La ricerca ha infatti sviluppato strumenti affidabili per tracciare i megatrend che caratterizzeranno i prossimi decenni ed elaborare scenari sufficientemente precisi per guidare le decisioni nel presente. Identificare i rischi e misurare il grado di incertezza, saper distinguere ciò che è solo complicato da ciò che è effettivamente complesso: sono queste alcune delle vie che ci consentono di lavorare con il futuro, un vero e proprio esercizio che il libro scandisce in fasi, ciascuna con i propri specifici strumenti e metodi. Intelligenza collettiva, tattiche militari, strategie resilienti riempiono la cassetta degli attrezzi di una nuova professione: quella del futurista, per la quale, però occorre un talento particolare, ovvero la capacità di nutrire grandi aspirazioni.
Macerata : Roi, 2022
Business
Résumé: Jane McGonigal, futurologa e game-designer, ha fatto dell'immaginare il futuro un mestiere, al punto che durante una simulazione, nel 2010, era riuscita a prevedere tutti gli sviluppi di una pandemia come quella da Covid-19 (azzeccandoli con impressionante precisione, no vax e no mask compresi). "Giocare" a immaginare i futuri possibili non è solo un'attività affascinante, ma anche uno strumento potente, per individui e aziende, per prepararsi a qualunque imprevisto, da una guerra globale alla prossima crisi di mercato. In Immagina, condivide le sue ricerche, che attingono alla psicologia e alle neuroscienze, e rivela strategie e "giochi" efficaci per allenare la nostra mente a immaginare l'inimmaginabile.