Abstract: «Vorrei dire alcune cose sul mio primo marito, William», esordisce una Lucy Barton oggi sessantaquattrenne aprendo questo capitolo della sua storia, e nell'immediatezza del suo proposito s'intuisce il lavorio di riflessioni a lungo maturate. Sono passati decenni da quando Lucy, convalescente in un letto di ospedale, aspettava la visita delle sue bambine per mano al loro papà; decenni da che, con pochi vestiti in un sacco dell'immondizia, lasciava quel marito tante volte infedele e si trasferiva in una nuova identità. Oggi Lucy è un'autrice di successo, benché ancora si senta invisibile, con le figlie ormai adulte ha un rapporto vitale e premuroso, e da un anno piange la scomparsa del suo adorato secondo marito, David, un violoncellista della New York Philharmonic Orchestra, nato povero come lei. William di anni ne ha settantuno, è sposato con la sua terza moglie, Estelle, di ventidue anni più giovane, e la sua carriera di scienziato sembra agli sgoccioli. Tanta vita si è accumulata su quella che lui e Lucy avevano condiviso. Perché dunque William? Perché tornare a quell'uomo alto e soffuso d'autorità, con una faccia «sigillata in una simpatia impenetrabile» e un cognome tedesco ereditato dal padre prigioniero di guerra nel Maine? Corrente carsica che scorre silente per emergere in imprevedibili fiotti di senso e sentimento, questo matrimonio è ricostruito per ricordi apparentemente casuali - una vacanza di imbarazzi alle Cayman, una festa tra amici non riuscita, un viaggio di risate in macchina, un amaro caffè mattutino - ma capaci di illuminare i sentieri sicuri e i passi falsi di una vita coniugale, dove le piccole miserie e gli asti biliosi convivono con i segni di un'imperitura, ineludibile intimità. Così è William il primo che Lucy chiama quando viene a sapere della malattia di David; ed è a Lucy che William chiede di accompagnarlo in un viaggio nel Maine alla spaventosa scoperta delle proprie origini e di verità mai conosciute. «Oh William», torna a ripetere Lucy, e in quell'interiezione c'è un misto eloquente di esasperazione per le sue mancanze e tenerezza per le sue illusioni. Un sentimento caldo che si allarga in un abbraccio universale: «Ma quando penso Oh William!, non voglio dire anche Oh Lucy!? Non voglio dire Oh Tutti Quanti, Oh Ciascun Individuo di questo vasto mondo, visto che non ne conosciamo nessuno, a partire da noi stessi?»
Titolo e contributi: Oh William! / Elizabeth Strout ; traduzione di Susanna Basso
Pubblicazione: Torino : Einaudi, 2022
Descrizione fisica: 177 p. ; 23 cm
EAN: 9788806250034
Data:2022
Lingua: Italiano (lingua del testo, colonna sonora, ecc.)
Paese: Italia
Sono presenti 7 copie, di cui 6 in prestito.
Biblioteca | Collocazione | Barcode | Stato | Prestabilità | Rientra |
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Saint-Vincent | SVINCE 813.6 STR | 31102008172762 | In prestito |
(Monografia 30gg) |
08/07/2022 |
Aosta - Viale Europa | AOVIAL 813.6 STR | 31102008180361 | In prestito |
(Monografia 30gg) |
28/07/2022 |
Ayas | AYAS 813.6 STR | 31102008180279 | In prestito |
(Monografia 30gg) |
25/07/2022 |
Arvier | ARVIER 813.6 STR | 31102008180156 | In prestito |
(Monografia 30gg) |
27/07/2022 |
Pont-Saint-Martin | PONSMA 813.6 STR | 31102008174766 | In prestito |
(Novità 15gg) |
12/07/2022 |
Châtillon | CHATIL 813.6 STR | 31102008182112 | Su scaffale |
(Monografia 30gg) |
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Aosta - Biblioteca regionale | ADULTI 813.6 STR | 31101003810488 | In prestito |
(Novità 15gg) |
11/07/2022 |
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