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Jona che visse nella balena [VIDEOREGISTRAZIONE] / regia: Roberto Faenza
Italia, 1993
Résumé: A quattro anni, Jona Oberski che vive ad Amsterdam con i genitori ebrei Max e Hanna, a causa dell'occupazione nazista della citta, è costretto con la sua famiglia a trasferirsi in un campo di smistamento tedesco. Gli Oberski sono destinati a passare da un campo di raccolta all'altro, per essere poi scambiati con prigionieri germanici. A 7 anni, Jona ha gia subito freddo, fame, paure e sofferenze: sempre insieme per sua fortuna ai genitori (in baracche comunque diverse), il bambino è obbligato a farsi un mondo suo, subendo anche momenti umilianti o angherie anche degli altri ragazzi, abituandosi al filo spinato e alle voci minacciose. Rarissimamente un gesto gentile (l'anziano cuoco di un lager, o il medico dell'ambulatorio). Poi l'ultimo incontro amoroso dei genitori: la morte del padre stremato nel fisico, quella della madre semidelirante (curata ormai in un ospedale sovietico): l'assistenza di una ragazza a cui quella lo ha affidato e, infine, nel 1945, la generosa accoglienza dei Daniel, una matura coppia abitante ad Amsterdam. E' tutto ciò che resta a Jona a testimonianza del suo passato e delle radici amarissime, nel quadro di una tragedia immane, da cui il bambino è uscito solo per la sua tenacia e per la memoria incancellabile di sua madre, che anche morente ha continuato a dirgli non odiare nessuno.
La vita che sei / Barbara Pozzo
Milano : Rizzoli, 2014
BUR
Monsieur Batignole [VIDEOREGISTRAZIONE] / regia: Gérard Jugnot
Francia, 2002
Résumé: Nel 1942 la Francia è occupata dai nazisti. I Bernstein, una famiglia ebrea, vengono arrestati e deportati. L'unico che riesce a scamparla è il piccolo Simon, che rimane così da solo. Il bambino chiede l'aiuto di Monsiur Batignole, un macellaio collaborazionista poco convinto, che sarà costretto ad assumere una posizione difficile e rischiosa.
Non è tempo per noi : quarantenni: una generazione in panchina / Andrea Scanzi
Milano : Rizzoli, 2014
BUR saggi
Résumé: Sogni e tic, traumi e ambizioni degli aspiranti rottamatori che spingono, ma non troppo, alle porte del Paese. Cresciuti negli anni Ottanta, troppo giovani per il vinile ma troppo vecchi per la rete, i quarantenni di oggi sfoggiano miti così educati da passare inosservati: hanno sostituito Che Guevara con l'Uomo Tigre, Martin Luther King con il professor Keating de L'attimo fuggente, la rivoluzione con la desolazione. Condannati all'equilibrismo, in perenne fuga per il pareggio, protestano, mugugnano, ma alla fine si assolvono. E si rassegnano al bordo campo, come quei calciatori che entrano nei minuti di recupero e neanche toccano palla. Un ritratto impietoso e autoironico della generazione di mezzo, più rottamata che rottamatrice, sdrucita prima ancora di diventare luminosa, di cui nessuno si permette di parlar male, tanto sembra di sparare sulla croce rossa. Allora se non è tempo per noi, come in una canzone di Ligabue, il complotto ce lo siamo fatti da soli. E vuol dire che ci va bene così. Perché è proprio la retrovia che ci piace: così possiamo lamentarci di quelli in prima fila che non si spostano mai e si tengono le luci della ribalta tutte per loro. Eppure un riscatto è possibile, anche per i nati negli anni Settanta. Forse.
La mano dell'uomo / Sebastião Salgado
Roma : Contrasto, copyr. 2014
Résumé: Sebastiào Salgado con le sue immagini della povertà del mondo offre un omaggio incomparabilmente elevato alla condizione umana. Salgado definisce il suo lavoro "fotografia militante", volta a una migliore comprensione dell'uomo": per decenni, con la sua professione, ha cercato di restituire grande dignità a quanti nel mondo vivevano isolati e reietti. Con "La mano dell'uomo" Salgado compone un poema epico dal respiro universale, che trascende le semplici immagini per diventare affermazione dello spirito immortale degli uomini e delle donne che lavorano. In questo volume, le 350 fotografie pubblicate compongono una archeologia visiva di quella attività definita, da prima della rivoluzione industriale fino ai nostri giorni, "lavoro pesante".
La voce della fantasia / Gianni Rodari
San Dorligo della Valle : Einaudi ragazzi, copyr. 2014
La biblioteca di Gianni Rodari
Résumé: Continua la pubblicazione all’interno della collana “La biblioteca di Gianni Rodari” dei volumi antologici nell’ottica della massima valorizzazione di tutta l’Opera rodariana nel nostro catalogo. Questi quattro grandi classici di Rodari sono riuniti oggi in una antologia che completa quelle degli scritti rodariani. Nella loro grande diversità, i quattro titoli confermano ancora una volta l’incredibile confidenza di Rodari con ogni tipo di testo, soprattutto con le filastrocche e le storie brevi. Brevi testi folgoranti che mettono in evidenza l’arguzia, l’immaginazione accesa, la leggerezza e l’umorismo di un autore che ha saputo – e sa ancora – far riflettere e divertire lettori piccoli e grandi.
Roma : Fioriti, copyr. 2014
Scienze
Résumé: Questo libro presenta gli studi quarantennali di Stephen Porges sulla neurobiologia comportamentale delle emozioni, sulla regolazione degli affetti, sul comportamento sociale interpersonale e su altri processi psicologici che descrivono le esperienze umane di base. L'autore è uno dei principali ricercatori del sistema nervoso autonomo, un sistema neuronale che controlla in gran parte funzioni inconsce come il battito cardiaco, la respirazione e il comportamento sociale. Egli è anche l'ideatore della teoria polivagale, che sta avendo un grande successo fra i clinici di tutto il mondo per le sue folgoranti illuminazioni sul modo in cui il sistema nervoso autonomo influenza le nostre abilità sociali, le nostre convinzioni e la nostra vita intima.
Scritti sull'economia cooperativa / Alfred Marshall ; introduzione di Stefano Zamagni
Ed. a cura di Antonio Zanotti
Bologna : Il mulino, 2014
Percorsi. Economia
Résumé: Questa antologia degli scritti di Alfred Marshall sull'impresa cooperativa, alcuni dei quali tradotti per la prima volta in italiano, nasce dall'esigenza di riscoprire un aspetto del suo pensiero finora ignorato. Unanimemente considerato uno dei grandi dell'economia, Marshall criticò nelle sue opere lo sforzo di standardizzare il comportamento umano in un inverosimile "homo oeconomicus". A suo avviso, lo scopo dell'economia era superare la più grande contraddizione umana: la coesistenza di grandi ricchezze e grandi miserie. Le sue proposte, che includevano l'impresa cooperativa, miravano a evidenziare la capacità delle classi lavoratrici di organizzare la propria emancipazione. Come si spiega l'oblio in cui è caduto questo aspetto del suo pensiero? In questa epoca di crisi, in cui l'azione pubblica sembra sempre meno efficace e le imprese private sono in crescente difficoltà, è opportuno e utile tornare a riflettere sulle prospettive che si possono aprire attraverso la cooperazione, magari ripartendo dalle teorie di un grande economista. Introduzione di Stefano Zamagni.