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7. ed.
Torino : Einaudi, 2006
ET ; 279. Classici
Résumé: Nell'ottobre del 1928 Virginia Woolf fu invitata a tenere due conferenze sul tema Le donne e il romanzo. È l'occasione per elaborare in maniera sistematica le sue molte riflessioni su universo femminile e creatività letteraria. Risultato è questo straordinario saggio, vero e proprio manifesto sulla condizione femminile dalle origini ai giorni nostri, che ripercorre il rapporto donna-scrittura dal punto di vista di una secolare esclusione attraverso la doppia lente del rigore storico e della passione per la letteratura.
Roma : L'Espresso, copyr. 2016
La biblioteca di Repubblica-l'Espresso. Short stories ; 4/2016
Résumé: Nei racconti e romanzi di Virginia si affollano tante “coscienze” che si esprimono autonomamente l’una dall’altra, riflettendo in tutto o in parte un “fuori” condiviso, ma variamente filtrato e percepito dalle diverse individualità dei personaggi. Dei racconti qui proposti, scritti e pubblicati in rivista fra il 1919 e il 1921, Il segno sul muro è quello che meglio rappresenta tale tendenza. Una donna – l’io narrante, appunto – sta seduta accanto al caminetto leggendo e fumando dopo aver preso il tè; a un certo punto, alzando lo sguardo, vede un segno sul muro; si chiede cosa sia, ma non si alza per avvicinarsi e vedere di che si tratta. Rimane perciò ferma, e lascia libera la sua mente di vagare per una fantasmagoria di riflessioni, sensazioni, percezioni, colori, suoni, immaginazioni… In Kew Gardens la vera protagonista è invece una chiocciola, che faticosamente cerca di farsi strada in un’aiuola accanto alla quale passano in successione quattro coppie, e vengono captati i discorsi che fanno nel breve tempo necessario per superarla. Una casa stregata è un racconto molto breve, sospeso fra sogno e “realtà”, in cui una coppia di fantasmi si aggira di notte per una casa abitata da una coppia di viventi, alla ricerca di un tesoro nascosto. Alla fine il “tesoro” si troverà, ma saremo indotti a pensare che si sia trattato soltanto di un sogno della donna viva, che suggella, con la “luce nel cuore” l’amore per l’uomo che le dorme accanto. E resteremo comunque ammirati di fronte a tanta, e tanto discreta, finezza narrativa. Nel breve racconto Solid Objects John, un giovane rampante destinato a una brillante carriera politica comincia a raccogliere oggetti, cadendo rapidamente vittima di una monomania totalizzante. Si direbbe però che l’autrice voglia rappresentare più che una semplice storia di follia: si sente qui un’eco delle idee di Bertrand Russell, amico di Virginia Woolf, secondo cui gli oggetti possono essere intesi come un interscambio tra fenomeni materiali e le prospettive multiple dell’esperienza soggettiva. John, quindi, appare non come un semplice alienato, ma qualcuno che aspira a trovare, a modo suo, una comprensione più profonda del reale, anche a costo del deteriorarsi dei rapporti interpersonali, specie dell’amicizia con Charles. Il party che chiude il romanzo Mrs Dalloway ha offerto lo spunto a Virginia Woolf per scrivere un certo numero di short stories, tra cui due di quelle qui presentate: The New Dress e The Man Who Loved his Kind. Nel primo la protagonista, la non più giovanissima Mabel Waring, arriva alla festa di Clarissa Dalloway con un abito nuovo, che però le appare subito inadeguato rispetto all’ambiente in cui si trova, e seguendo il suo flusso di coscienza comprendiamo la complessità delle emozioni che la spingono ad abbandonare anzitempo la festa. Nelracconto The Man Who Loved his Kind viene ripresa la disperata constatazione di Mabel dell’impossibilità di comunicare con gli altri; infatti anche in The Man Who Loved his Kind i due personaggi principali, l’avvocato Prickett Ellis, un vecchio compagno di scuola di Richard Dalloway, e Miss O’Keefe, si trovano quasi costretti a conversare insieme, ma senza trovare un punto di incontro, tanto sono ripiegati su se stessi, nonostante il dichiarato amore per i loro simili.
Roma : L'Espresso, copyr. 2012
La biblioteca di Repubblica-L'Espresso. Short stories ; 6
London : Penguin, 1992
Penguin twentieth-century classics
The waves / Virginia Woolf ; edited with an introduction and notes by Gillian Beer
New York : Oxford University Press, 2008
Oxford world's classics
London : Penguin, 1992
Penguin twentieth-century classics
Ware : Wordsworth, 1995
Wordsworth classics
Résumé: Virginia Woolf's Orlando 'The longest and most charming love letter in literature', playfully constructs the figure of Orlando as the fictional embodiment of Woolf's close friend and lover, Vita Sackville-West. Spanning three centuries, the novel opens as Orlando, a young nobleman in Elizabeth's England, awaits a visit from the Queen and traces his experience with first love as England under James I lies locked in the embrace of the Great Frost. At the midpoint of the novel, Orlando, now an ambassador in Costantinople, awakes to find that he is a woman, and the novel indulges in farce and irony to consider the roles of women in the 18th and 19th centuries. As the novel ends in 1928, a year consonant with full suffrage for women. Orlando, now a wife and mother, stands poised at the brink of a future that holds new hope and promise for women.
La signora Dalloway / Virginia Woolf ; a cura di Marisa Sestito
Venezia : Marsilio, 2012
Letteratura universale Marsilio ; 276. Elsinore
Résumé: Dopo l'audace sperimentazione de La stanza di Jacob, nel 1925 Virginia Woolf approda a La signora Dalloway, il suo primo grande romanzo, per molti il più bello. A ridosso dell'Ulisse di Joyce (che Virginia non amava, ma con il quale inevitabilmente intreccia un dialogo a distanza), ancora un racconto concentrato su un unico giorno (un mercoledì di giugno 1923), e un unico spazio, Londra: una fantasmagoria di strade, sguardi, prospettive e personaggi che si intrecciano e si toccano per poi perdersi e disperdersi nella splendida e lacerante forza vitale della grande città modernista. A contenere questa materia frammentaria e sfuggente sta un uso magistrale di tempo e spazio, marcati da segnali ricorrenti (il suono del Big Ben, il canto degli uccelli, il volo dell'aereo sul quale convergono gli sguardi) e, sul piano della storia, la festa - il ricevimento che Clarissa Dalloway sta preparando per quella calda sera di giugno. Ma è soprattutto la splendida Clarissa cinquantenne, alto-borghese, una vita apparentemente dorata e un passato di desideri segreti e negati - il punto di attrazione di questa pioggia di atomi (come si esprime Virginia Woolf in un famoso saggio) che attorno a lei e alla sua festa si aggrega e si trova per poi perdersi di nuovo. Clarissa e il suo doppio sconosciuto, Septimus Warren Smith - giovane, povero, reduce allucinato di una guerra che gli ha sconvolto per sempre la mente e la vita: due esistenze che si intrecciano e si rispecchiano senza mai incontrarsi.
Mrs Dalloway / Virginia Woolf ; edited with an introduction and notes by David Bradshaw
New ed.
New York : Oxford University Press, 2000
Oxford world's classics
Roma : L'Espresso, copyr. 2015
La biblioteca di Repubblica-l'Espresso. Short stories ; 13/2015
Résumé: Il party che chiude il romanzo Mrs Dalloway ha offerto lo spunto a Virginia Woolf per scrivere un certo numero di short stories, tra cui due di quelle qui presentate: The New Dress e The Man Who Loved his Kind. Nel primo racconto la protagonista, la non più giovanissima Mabel Waring, arriva alla festa di Clarissa Dalloway con un abito nuovo, che però le appare subito inadeguato rispetto all’ambiente in cui si trova, e seguendo il suo flusso di coscienza comprendiamo la complessità delle emozioni che la spingono ad abbandonare anzitempo la festa. Nel secondo racconto viene ripresa la disperata constatazione di Mabel dell’impossibilità di comunicare con gli altri; infatti anche in The Man Who Loved his Kind i due personaggi principali, l’avvocato Prickett Ellis, un vecchio compagno di scuola di Richard Dalloway, e Miss O’Keefe, si trovano quasi costretti a conversare insieme, ma senza trovare un punto di incontro, tanto sono ripiegati su se stessi, nonostante il dichiarato amore per i loro simili. Il terzo racconto, The Legacy, appartiene alla produzione più tarda e costituisce quasi un’eccezione nel corpus della Woolf: si tratta infatti di una sorta di indagine sulla morte, avvenuta in circostanze non chiarite, della moglie di un uomo politico in vista. La soluzione è scritta nel diario della defunta; leggendo del suo bisogno di evadere da una vita che non può più essere vissuta è impossibile non pensare alla vicenda della scrittrice stessa.
To the lighthouse / Virginia Woolf
Ware : Wordsworth, 1994
Wordsworth classics
Résumé: To the Lighthouse features the serene and maternal Mrs. Ramsay, the tragic yet absurd Mr. Ramsay, and their children and assorted guests who are on holiday on the Isle of Skye. From the seemingly trivial postponement of a visit to a nearby lighthouse, Virginia Woolf constructs a moving examination of the complex tensions and allegiances of family life and the conflicts within a marriage.
Roma : L'Espresso, copyr. 2014
La biblioteca di Repubblica-L'Espresso. Short stories ; 3/2014
Résumé: Nel breve racconto Solid Objects John, un giovane rampante destinato a una brillante carriera politica comincia a raccogliere oggetti, cadendo rapidamente vittima di una monomania totalizzante. Si direbbe però che l’autrice voglia rappresentare più che una semplice storia di follia: si sente qui un’eco delle idee di Bertrand Russell, amico di Virginia Woolf, secondo cui gli oggetti possono essere intesi come un interscambio tra fenomeni materiali e le prospettive multiple dell’esperienza soggettiva. John, quindi, appare non come un semplice alienato, ma qualcuno che aspira a trovare, a modo suo, una comprensione più profonda del reale, anche a costo del deteriorarsi dei rapporti interpersonali, specie dell’amicizia con Charles.
16. ed.
Torino : Einaudi, 2020
ET Scrittori
Résumé: Nell'ottobre del 1928 Virginia Woolf fu invitata a tenere due conferenze sul tema Le donne e il romanzo. È l'occasione per elaborare in maniera sistematica le sue molte riflessioni su universo femminile e creatività letteraria. Risultato è questo straordinario saggio, vero e proprio manifesto sulla condizione femminile dalle origini ai giorni nostri, che ripercorre il rapporto donna-scrittura dal punto di vista di una secolare esclusione attraverso la doppia lente del rigore storico e della passione per la letteratura.