Aosta - Biblioteca regionale

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La porta chiusa

Anne Holt, La porta chiusa

 

Dal confronto del 10 aprile 2014

 

Il Presidente degli Stati Uniti d'America viene rapito mentre si trova in visita ufficiale in Norvegia! Il Presidente è una donna!

Il romanzo giallo della Holt, si snoda attraverso una serie di vicende e relazioni intricate che rispecchiano molto bene la precarietà esistenziale e politica in cui versa oggi la società occidentale. Una realtà sempre più spesso deformata da una miriade di intrighi e complotti che investono soprattutto il mondo politico, ma non esentano anche altri ambiti della collettività. Sullo sfondo le recenti vicende dell’11 settembre e del crollo delle Torri Gemelle e il tentativo di superamento dello shock da parte della comunità statunitense.

In questo romanzo viene dato grande rilievo alla descrizione dell'universo femminile, le donne colpite e ferite ma non abbattute, trovano la forza di reagire mettendo in comune le proprie abilità. Non vi è un protagonista chiaramente delineato, ma una molteplicità di personaggi coinvolti a vario titolo.

La trama si muove in diverse direzioni coinvolgendo ambiti molto differenti: servizi segreti americani e norvegesi, politica statunitense, ambiente terroristico, delinquenza comune e segreti familiari... A tratti sembra emergere una critica dei valori consumistici americani. Si delinea anche una strategia terroristica più inquietante, perché non basata su gesti violenti ed eclatanti ma su una pianificazione a lungo termine volta a destabilizzare la società degli Stati Uniti dal suo interno, affidandosi a singoli individui e non a gruppi terroristici organizzati. Il romanzo affronta temi importanti come la precarietà politico-economica attuale, ma sembra indebolirsi in alcuni particolari della struttura narrativa, come, ad esempio, il modo e il luogo del ritrovamento del presidente. Una lettura seppure scorrevole non sempre convincente.

 

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